Porfido. Guida tecnica

Porfido: guida tecnica di una pietra nobile

Quando si parla di porfido ci si riferisce ad un prodotto e un saper fare che attraversa il tempo, ricercato per la sua bellezza, resistenza e durabilità, uno tra i prodotti italiani più diffusi all’estero e tra le pietre naturali più utilizzate in architettura. Rocce simili al Porfido sono presenti in tutto il mondo, ma solo nel distretto del Trentino Alto Adige presentano le caratteristiche ideali per diventare pregiato prodotto per le pavimentazioni di piazze e strade urbane, di parchi, ville, giardini, collaudate da una secolare tradizione d’uso. Il Porfido del Trentino è una risorsa straordinaria, abbondante ma non infinita, capace di raccontare al mondo il valore e la bellezza del Made in Italy. Per questo motivo è strategico valorizzarlo e guidare al corretto impiego attraverso una comunicazione dedicata ai progettisti, agli utilizzatori e agli Amministratori in cui emerga chiaramente perché il Porfido del Trentino è tanto speciale, come si progettano le pavimentazioni, come si posano, come viene gestito il ciclo di produzione, come si persegue e realizza l’economia circolare e la sostenibilità del prodotto. Da qui nasce il progetto di realizzare il volume PORFIDO, una pubblicazione di pregio nei contenuti e nella forma ideata per essere lo strumento di conoscenza professionale per il settore. Sulle orme della manualistica di alcuni decenni fa, in chiave contemporanea e su scala nazionale e globale, la guida infatti illustra dal punto di vista genetico, normativo e applicativo il prodotto espressione di un settore che ha riscoperto recentemente una nuova destinazione internazionale, con export verso oltre 50 Paesi.

Porfido. Guida tecnica di una pietra nobile

Porphyry. Technical guide to a noble stone

Informazioni generali

Editore C.I.P.T. Italporphyry

Numero pagine 320

Dimensioni 21 x 29,7 x 19 cm

Per info disponibilità

Tel: 0461 829835 / Email: info@italporphyry.eu

Gli autori: Andrea Angheben e Grazia Signori

Andrea Angheben

Quando sono nato nel 1966, Emilio Gaffuri già da 40 anni studiava il porfido alla costante ricerca del migliore impiego e delle migliori tecniche applicative per la posa in opera di questo incomparabile materiale. Probabilmente buon sangue non mente se è vero che proprio dal nonno Emilio ho ereditato un’innata predisposizione al disagio nel vedere pavimenti in pietra dissestati o peggio, posati male e brutti. Nella vita ho cercato di dare continuità alla virtuosa tradizione di famiglia, alternando l’esperienza pratica nel campo delle pavimentazioni in pietra naturale, alla didattica, con l’insegnamento e il tutoraggio nei corsi per la formazione professionale dei posatori di porfido dal livello base fino ai Maestri Artigiani posatori. Per conto di E.S.Po, Ente sviluppo porfido, ho realizzato varie pubblicazioni tecniche e gestito seminari di approfondimento presso numerose Università italiane. Recentemente ho contribuito alla stesura delle norme UNI 11322:2009 e UNI 11714-1:2018. Dal 2014 sono direttore del Consorzio Italiano Porfido del Trentino – Italporphyry. Dedico questa pubblicazione – scritta a quattro mani con Grazia Signori – a tutti coloro che vogliono bene alla pietra naturale.

Grazia Signori

Sono uno dei 71 Eurogeologi italiani. Nata e cresciuta a Bergamo, il resto è una vita in valigia. Da bambina raccoglievo sassi contemplando la natura; volevo fare il ricercatore per salvare vite, ma il mio gps interno mi ha riportata fatalmente alla geologia. E dal 1999 le pietre ornamentali sono diventate il mio chiodo fisso. Da allora – al CNR prima e al Laboratorio Prove del Distretto del Marmo del Veneto poi – ne ho indagate, osservate, ascoltate, analizzate, sminuzzate, frantumate e… distrutte tante, più di 4.000 da tutto il mondo. Continuamente alla ricerca della più intima comprensione delle loro voci, dei loro segreti, del loro carattere e delle loro potenzialità. Oggi coordino il tavolo normativo UNI dedicato alle pietre in edilizia e con Mapei mi occupo di strade di pietra per il futuro. Per l’Ateneo di Scienze Lettere ed Arti di Bergamo e per l’Associazione Italiana di Geologia e Turismo realizzo progetti di studio e divulgazione per raccontare a grandi e piccoli le infinite storie e colori dell’anima geologica delle città. Sempre con la stessa meraviglia di quella bambina che raccoglieva sassi. Tra le pubblicazioni recenti: Oceani perduti sabbie mobili fiumi volubili vulcani sopiti (Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo, 2019) e Ingressi di Milano (Taschen, 2017, di cui sono co-autore). Questo volume, scritto a quattro mani con Andrea Angheben, è per chi ha a cuore la pietra naturale, la bellezza e l’eredità che ci trasmette e con cui ci guida: il “saper fare” fatto di intuito, sudore, ingegno, fatica, determinazione, gusto, passione di quanti ci hanno preceduto e di quanti, ancora oggi, si dedicano a questo mondo affascinante.

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