Il porfido in Europa è uno dei materiali lapidei più utilizzati e conosciuti. Del porfido si apprezzano soprattutto le eccezionali caratteristiche fisico meccaniche, la variabilità dei suoi colori armonicamente bilanciati, la versatilità di impiego in molteplici destinazioni d’uso e naturalmente la capacità di abbinarsi con tante altre pietre locali come il granito, la pietra serena, la pietra piasentina, valorizzandone sempre il contesto di ambientazione.
Gli esempi sono molteplici, dai piccoli centri montani come Saint Moritz e Cortina d’Ampezzo, alle metropoli urbane quali Parigi, Milano, Monaco, Roma e Budapest, si è sempre usato il porfido per esaltare l’ambito urbano e per le sue caratteristiche fisico-meccaniche.
Recentemente tale pietra è stata utilizzata per realizzazioni da interno. Infatti gli interni in porfido rappresentano una novità in campo edilizio e si è dimostrato incredibilmente versatile.

Tradizione

In passato per tradizione e forse per consuetudine acquisita, il progettista, anche quando orientato alle progettazioni di ampio respiro, ha sempre considerato il porfido quale pietra ideale per le pavimentazioni da esterno, come Harrods a Londra con eleganti piastrelle segate dai colori misti, a Melbourne – Piazza Italia con gli splendidi cubetti per l’orologio solare, in California con Rodeo Drive famosissima strada di Beverly Hill pavimentata con cubetti ad archi contrastanti, a New York con Wall Street, centro finanziario non solo statunitense ma mondiale e Jeddah con Kaust (King Abdullah University of Science and Technology) innovativa città universitaria.

L’uso del porfido nel design di interni

In questi ultimi anni tuttavia il porfido ha scoperto una nuova dimensione legata alla progettazione da interno.
Gli architetti ed interior designer hanno cominciato a pensare alla pietra  quindi come un materiale dove lo spacco, e non il taglio,  sia la variabile determinante per esaltare il contrasto di livelli e i salti di quota (non planarità della superficie) . Questo porta ad evidenziare al massimo il gioco di luci ed ombre che ne deriva.

L’architetto pensa cioè alla pietra come prodotto sostenibile, lavorato quanto basta per essere fruibile ed appagante al tempo stesso. Pietre che anche quando lasciate allo stato quasi grezzo e sottoposte ad esempio all’azione  dell’acqua o di un fascio di luce possano scatenare emozioni piacevoli alla vista ed al tatto: dalla spontanea, lucente ed irregolare riflessione dei cristalli variamente distribuiti –  a confronto con la fredda uniformità a specchio offerta dai materiali lucidati –  alla impareggiabile sensazione di relax  e benessere che solo una superficie naturale o semplicemente spazzolata, può trasmettere al piede non calzato. Pietre che possano essere abbinate con facilità ad altri materiali.


Caratteristiche degli interni in porfido

Il porfido è una pietra che se anche collocata all’interno mantiene le caratteristiche per cui vengono utilizzate in esterno: i colori si mantengono vivi nel tempo, la resistenza agli acidi e ai detersivi è eccellente, così come la facilità di pulizia e di manutenzione. L’ultimo punto riguarda sicurezza di impiego: il porfido ha la massima antiscivolosità su asciutto e bagnato (Test antiscivolo a piedi nudi classe C DIN 51097).

Adeguatezza e versatilità del porfido per interni

Il porfido ha dimostrato di essere la pietra ideale per rispondere a queste specifiche esigenze. Si pensi in primo luogo a Renzo Piano e al suo Auditorium Paganini, o ad Arnaldo Pomodoro e il Carapace  dove il piano naturale del porfido risulterebbe irrealizzabile con altre pietre, tanto più se selezionato nel colore ramato da associare al metallo della copertura.

 


Del resto se è vero che il porfido è stato impiegato  in 75 cantine vitivinicole  è altrettanto vero che il porfido trova ormai grande spazio all’interno di aree residenziali di prestigio,  nei rivestimenti verticali con superficie spacco a vista o a pavimento con lavorazione spazzolata o fiammata,  abbinati al legno, al vetro, all’acciaio portano a risultati di classe e raffinati.


Ricorrendo anche a formati inusuali come le lastre irregolari giganti a finitura spazzolata, i risultati estetici non sono mai banali, quanto piuttosto semplici accattivanti ed innovativi.  La stessa ricercatezza e unicità del porfido la si ritrova negli elementi di completamento e/o di arredo di interni. Esempi ne siano, i piatti doccia, i bordi piscina, e le scale da interno da quelle massello alle più tradizionali.


Ciò a dire che il porfido manterrà sempre la sua precisa identità di pietra prevalentemente da esterni, ma quando utilizzato nell’interior design riesce sempre ad entrare dalla porta principale quale splendido protagonista, garbato, elegante e perfettamente in grado di proporsi come alternativa a qualsiasi altra pietra ornamentale.