Nel mese di dicembre 2021, Palazzo Trentini ha ospitato «PietrArte», la mostra personale di Liberio Furlini Dedicata ai graffiti e alle pitture rupestri, nel tempo e nel mondo, curata da Claudio Mattè. Presenti, oltre all’artista e al curatore, gli autori dei testi critici in catalogo: Andrea Angheben, Direttore Italporphyry, Tullio Pasquali e Marcello Farina.

Andrea Angheben ricorda le qualità del porfido, definendolo «tanto duro e tenace da essere la pietra che i progettisti di tutto il mondo preferiscono per la pavimentazione di strade, viali e piazze.»
In un passo del suo intervento, osserva: «Liberio Furlini non poteva che lanciare il guanto di sfida a questa incomparabile roccia generata dal suo Trentino e dimostrare che ogni singola lastra poteva essere una tela perfetta con cui intraprendere il suo personalissimo viaggio alla scoperta delle pitture rupestri.
«Un viaggio certamente non facile, fatto di studio e di tecniche in parte riprese dalla storia, in parte rielaborate per adattarle alla specifica e difficile struttura geologica del porfido ed avere la meglio anche sulla sua naturale rugosità […]»

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