La tipica peculiarità del porfido made in Italy è quella di presentarsi in cava in lastre con spessori variabili da pochi centimetri a qualche decimetro. Attraverso la sfaldatura manuale degli strati di roccia, si ottengono lastre particolarmente resistenti con almeno una singola superficie naturale, planare, dall’intriseca proprietà antiscivolo, e sufficientemente ruvida da rendere il materiale semplicemente perfetto per la pavimentazione o il rivestimento senza che l’essenza stessa della pietra venga in alcun modo alterata.

Un esempio di porfido con il lato piano naturale cava

Un esempio di porfido con il lato piano naturale cava

Caratteristica dunque inconfondibile del porfido trentino rispetto alla maggior parte delle altre pietre disponibili sul mercato è che mentre le une subiscono necessariamente la tranciatura o la segagione su tutti i lati comprese le facce superficiali, o almeno la trasformazione meccanica del piano destinato al calpestio, il porfido, proposto in cubetti, lastre o piastrelle conserva tutte le prerogative che le sono state concesse dalla natura, compresi i meravigliosi effetti cromatici. Forse nessun’altra pietra, meglio del porfido, è in grado di mantenere sul prodotto finito la perfetta corrispondenza con i colori percepiti nel fronte di cava e quindi della montagna. Certamente nessun’altra pietra consente, meglio del porfido, di trovare una perfetta simbiosi con l’ambiente circostante a valorizzazione delle diverse scelte progettuali, soprattutto quando le stesse siano espressione di equilibrata eleganza e di esclusivi accostamenti.

Questa è la facciata in porfido di una parete di una cava. La pietra è stratificata.

Questa è la facciata in porfido di una parete di una cava. La pietra è stratificata.