Quando si parla di pietre ornamentali per l’edilizia, che si tratti di un’impresa di costruzioni, di un privato in procinto di costruire la propria casa o di un architetto alle prese con un grosso progetto, i celebri protagonisti sono marmo e granito.

Per quale motivo anche chi non è del mestiere conosce marmo e granito? Il più famoso marmo è sicuramente quello di Carrara, e la sua fama deriva dalle sculture realizzate dai grandi Maestri del rinascimento italiano. Michelangelo per esempio, era solito scegliere personalmente i blocchi direttamente in cava. Non solo: il marmo di Carrara è noto per la presenza estremamente ridotta di imperfezioni che lo rendono adatto alle costruzioni. Le colonne di marmo ne sono un classico esempio.

Il granito, invece è una delle rocce più abbondanti della Terra. Forse proprio per questo motivo il granito è stato usato intensivamente, diventando popolare.
Sia che si parli di marmo che di granito, ci si riferisce in realtà a una famiglia di rocce, accomunate dalla composizione chimica, ma con caratteristiche fisiche anche molto diverse fra loro.

Forse non tutti sanno che esisto svariate alternative al marmo e svariate alternative al granito. Per quanto riguarda le pavimentazioni, in realtà non è chiaro il motivo della fama di queste pietre. Le caratteristiche fisico-meccaniche della pietra impiegata diventano fondamentali e la schede tecniche di marmo e granito in questo caso non sono eccellenti. Una delle migliori alternative a marmo e granito è il porfido. Infatti l’impiego di marmo, granito, basalto, ardesia e arenaria, viene messo in secondo piano, lasciando, il porfido sul gradino più alto del podio per quanto riguarda le caratteristiche tecniche.

Alternativa al marmo

Uno dei luoghi più comuni per i non addetti ai lavori è legata all’espressione “duro come il marmo”. In realtà, le proprietà fisico meccaniche dei marmi sono sempre notevolmente inferiori a quelle del porfido.

Porfido resistente a traffico pesante e catene

Porfido resistente a traffico pesante e catene

Infatti il porfido ha caratteristiche tecniche migliori per quanto riguarda:

  • resistenza agli agenti atmosferici
  • la durezza
  • la resistenza alla flessione
  • la resistenza alla compressione
  • la resistenza all’urto

Ciò non significa che i marmi siano una pessima pietra ma piuttosto che sono per nulla adatti in circostanze di sollecitazioni meccaniche, piogge, macchie, acidi, e sbalzi termici ovvero in situazione vissute quotidianamente da una pietra utilizzata in pavimentazioni da esterno.

Nella tabella seguente sono riassunti i dati delle caratteristiche tecniche ricavati da prove di laboratorio eseguite in ambiente controllato:

Caratteristica Marmo Porfido
Durezza 3-4 della scala di Mohs >4 della scala di Mohs
Resistenza alla compressione (UNI EN 1926:2000) 70-140 N/mm2 160-170 N/mm2
Carico di rottura (UNI EN 124) 12 N/mm2 16 N/mm2
Resistenza a flessione (UNI EN 12372:2007) 18 N/mm2 34 N/mm2
Resistenza allo scivolamento (EN 14231-04) 49 USRV 78 USRV

 

Un aspetto che sicuramente è noto ai più è la pericolosità del marmo in caso di pioggia, data dall’usura della lavorazione della superficie. Il porfido è un ottima alternativa al marmo perché la superficie non perde la naturale resistenza allo scivolamento. Anche le varie lavorazioni del porfido come la fiammatura o la bocciardatura, usate per l’esterno, mantengono la superficie ruvida, quindi perfettamente antiscivolo.


Alternativa al basalto

Chiunque ami la pietra non può che provare ammirazione e rispetto per i bellissimi sanpietrini in basalto di Roma, quasi un simbolo della città eterna. Ma chiunque ami e conosca la pietra sa benissimo che il basalto, per sua composizione mineralogica, è pietra dura ma contemporaneamente usurabile,al pari del calcare, del travertino ed ovviamente del marmo. Il basalto nella sua forma più conosciuta a cubetto, nasce molto scabroso a fronte della tranciatura delle sei facce, ma nel tempo, con il traffico e l’utilizzo anche pedonale, si liscia, si leviga, si usura perdendo alcune delle prerogative per cui era stato scelto.

 

Il porfido del Trentino presenta invece un piano scabroso naturale profondamente regolare, non si usura per il traffico né tantomeno per il passaggio pedonale, e non perde mai le sue caratteristiche di antiscivolo per eccellenza. Il Porfido trentino pertanto è un’ottima alternativa al basalto.

Pavimentazione in basalto

Pavimentazione in basalto con profondi segni di usura che rendono il fondo sdrucciolevole

Alternativa al granito

Il granito al pari del basalto è roccia vulcanica di “blocco” che deve essere lavorata in tutte le facce a spacco, o comunque trattata superficialmente con fiammatura, bocciardatura, spazzolatura od altro per ottenere finiture superficiali idonee alle diverse destinazioni. Ed è normale che sia così come per tantissimi altri materiali da costruzione.

Cubetti in granito

Cubetti in granito

Anche il porfido trentino può essere tagliato e trattato per ottenere le medesime finiture da esterni od interni. Ma ciò che è connotazione tipica del porfido trentino rispetto al granito è in primo luogo che la disposizione in cava con la stratificazione del materiale a spessori variabili, consente di ottenere lastre con il piano superficiale dall’incredibile complanarità perfette a per la pavimentazione o il rivestimento senza necessità di alcuna trasformazione superficiale. Il granito quindi risulta essere una pietra meno ecosostenibile perché richiede dispendio di energia e di risorse maggiori per le lavorazioni.

Un altro punto su cui il porfido può essere preso in considerazione come alternativa al granito è sul piano dei colori. Lastre in porfido dalle forme irregolari, riconducibili a manufatti squadrati di tutte le dimensioni, che scaturiscono dalla montagna con un’alternanza di colori naturali e sfumature cromatiche rosso, grigio, marrone, giallo, viola, ecc, da fare invidia alla tavolozza di un pittore e impossibili da riprodurre in forma artificiale. Qualità che invece non si possono permettere tanti graniti e pietre calcaree, basalti, ardesie e arenarie che proprio per questo hanno favorito addirittura l’imitazione da parte dei costruttori di pietre con l’offerta sul mercato di prodotti standardizzati piatti ed omogenei di simil-pietra.

Pietra ricostruita

Pietra ricostruita

Conclusioni

L’essere versatile è la prerogativa di adempiere a funzioni disparate con capacità di adattamento a diverse funzioni. L’essere alternativo è la dote di potersi sostituire a qualcos’altro per ottenere analoghi o migliori risultati.
Da questo punto di vista il porfido è forse la pietra più versatile nel comparto dei materiali lapidei, apprezzato com’è sia dal mondo della progettazione che dal comune cittadino, nelle grandi opere di urbanizzazione, nell’edilizia residenziale pubblica e privata, nel design o semplicemente negli esterni e negli interni. Il porfido è anche la pietra che più riesce ad essere alternativa ad una molteplicità di materiali, i quali al contrario non potrebbero mai sostituirsi al porfido.